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SessoInCorso Uland, adesso è guerra tra psicologi sugli strumenti adottati per l'azione di Guerrilla SessoInCorso Uland, adesso è guerra tra psicologi sugli strumenti adottati per l'azione di Guerrilla

SessoInCorso Uland, adesso è guerra tra psicologi sugli strumenti adottati per l'azione di Guerrilla

CASSINO - Uland Communication risponde a Maria Felice Pacitto. Sabato scorso la psicologa cassinate, appartenente al Gruppo di studio sulla violenza nelle relazioni intime, aveva messo in discussione, in una «precisazione critica», gli strumenti adottati dagli organizzatori della campagna di sensibilizzazione sulla prostituzione che, a suo parere, risultavano «omologhi a quegli stessi fenomeni che si pretendeva di denunciare».  Pur riconoscendo il potere mediatico dell’iniziativa, Maria Felice Pacitto ha contestato a Uland «lo scarso potere trasformativo» della campagna ed il contributo nullo o quasi «sul piano del cambiamento dei comportamenti». E così, alle esternazioni della psicologa, ha replicato Rocco Chizzoniti, psicologo clinico-giuridico e della Comunicazione, nonché cultore di psicologia dello sviluppo presso l’ Uniclam, consulente-garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Regione Calabria e strategic planner della Uland Communication. «Il problema della prostituzione - ha subito messo in chiaro Chizzoniti - persiste purtroppo da sempre, ma solo da alcuni anni balza alle cronache quotidiane a causa di una “mercificazione” che coinvolge anche i minori, persino all’interno del gruppo dei pari nelle scuole, destando forti preoccupazioni: basti pensare alle foto osé passate sul cellulare ad un compagno in cambio di una ricarica telefonica. Tuttavia, come ben sappiamo, questa è solo la punta dell’iceberg. Nel mondo della comunicazione  questo fenomeno lo riscontriamo sovente solo nei telegiornali - ha aggiunto -  quando per esempio veniamo a conoscenza di un “mercato” di escort di lusso in parallelo con l’Expo a Milano, o quando gli “scambi” fra minori di cui sopra assumono varie forme di bullismo. Assistiamo sicuramente ad una desensibilizzazione nei confronti della tematica a causa di una sovraesposizione alla quale tutti siamo ormai assuefatti e che fa restare inermi o indifferenti,  visto anche il bombardamento mediatico che subìamo ogni giorno non solo per quanto concerne questa delicata problematica. In che modo è possibile di conseguenza destare scalpore,  ed in particolare suscitare una profonda riflessione che non svanisca dopo poche ore se non minuti o secondi? La Provincia di Frosinone, nella persona della Prof.ssa Taricone, Consigliera di Parità, avendo molto a cuore il tema, ha voluto trasmettere al territorio un forte segnale che non si perdesse nel tempo, per mezzo di tecniche di comunicazione avanzate e non convenzionali, e per questo capaci di andare oltre all’assuefazione cui siamo soggetti. Il Guerrilla Marketing quindi - ha precisato Rocco Chizzoniti - grazie ad una metodologia che consta in azioni veloci, paradossali e pervasive, consente di trattare anche la prostituzione e la mercificazione suscitando dibattiti e spunti di riflessione che perdurano nel tempo. Quanti di noi ricordano per esempio le pubblicità prosociali tradizionali (a mezzo spot tv) sulle disabilità? Verosimilmente pochi o nessuno. Quanti invece ricordano le strane gabbie (con disabili all’interno) collocate nel centro di Cassino? Molti probabilmente. Obiettivo di un piano di comunicazione strategico “non convenzionale” è infatti infondere clamore proprio attraverso i mezzi, gli usi, i costumi giustamente oggetto di denuncia: è solo attraverso una comunicazione di tipo paradossale che è possibile risvegliare una sensibilità sopita, stimolando pertanto un dibattito che, dopo circa una settimana, è più vivo che mai. La presenza mattutina in città delle scatole a grandezza naturale con dentro dei modelli, ben vestiti e di bell’aspetto, venduti come se fossero oggetti di svago, rappresenta, di fatto, una chiara denuncia del “mercato” di uomini e donne che da anni si sta consumando nell’indifferenza globale. Coinvolgere dunque la cittadinanza in modo attivo grazie ad azioni in strada - ha concluso lo strategic planner della Uland Communication - risveglia al contrario le coscienze di grandi e piccoli, accende gli animi e scatena critiche (nel bene e nel male) che non possono che mantenere alto l’interesse verso i temi “caldi” passati, presenti e futuri».
 

Redazione L'Inchiesta Quotidiano

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