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Madonna del Raditto Madonna del Raditto

Archeoclub Latium Novum ha scelto la Madonna del Raditto per Chiese Aperte

Chiese Aperte, l’edizione 2018 a cura dell’Archeoclub “Latium Novum” di Cassino in collaborazione con l’associazione ValleGiovane di Vallerotonda ha superato ogni più rosea previsione. In termini di interesse, di partecipazione e di livello culturale. Il presidente dell’Archeoclub, architetto Giuseppe Picano, in piena sintonia con il direttivo aveva fatto ricadere la scelta di questa manifestazione nazionale sulla Chiesa Madonna del Raditto che si trova in località Cerreto di Vallerotonda. Lì, in quel luogo che è di rara bellezza per il valore paesaggistico che la caratterizza, domenica scorsa si sono dati appuntamento i soci dell’Archeoclub che, per l’occasione, hanno voluto condividere l’evento culturale con i sindaci di San Vittore del Lazio Nadia Bucci, con il presidente del Rotary Club Cassino Daniele Bartolomucci, la presidente della Fidapa Silvia Gallozzi Volante, con il direttore del Museo di Aquino, Marco Germani, con l’assessore alla cultura di Cassino, Maria Iannone. L’accoglienza, grazie al sindaco di Vallerotonda Gianfranco Verallo e all’associazione ValleGiovane presieduta da Giovanni Di Meo, è stata puntuale e calorosa, rendendo davvero unica una giornata che sarà ricordata come una tra le più affascinanti delle esperienze che nel mese di maggio, l’Archeoclub nazionale propone con l’intento di far conoscere un patrimonio ecclesiastico italiano solitamente non aperto al pubblico. E dunque, quest’anno i soci Latium Novum sono saliti fin sul Monte Raditto per poter ammirare quella madonnina che di solito è visibile al pubblico solo nel mese di settembre, durante la festa patronale e la processione. Sull’esito della giornata abbiamo ascoltato la professoressa Anna Matilde Patini.

Come mai la scelta è caduta proprio sulla chiesetta di Vallerotonda?

«Perché ne conoscevamo il valore paesaggistico e storico e quindi, in linea con gli obiettivi dell’iniziativa, volevamo diffonderne il più possibile la bellezza. Unitamente alla statua della madonnina di scuola gotico - angioina che vi è contenuta e che di solito non è aperta al pubblico. L’architetto Giuseppe Picano ha illustrato a tutti i presenti  le caratteristiche storico-architettoniche di questi beni culturali».

Vi siete avvalsi della collaborazione di un’associazione locale?

«Sì ed è stata una scelta davvero felice, perché l’associazione Vallegiovane si è prodigata al meglio per tutta l’organizzazione, incluso il servizio navetta da Cerreto fino alla madonnina, che si trova su una splendida vetta dalla quale è possibile ammirare un panorama davvero unico». Un’edizione di Chiese Aperte che ha avuto particolare eco e che, come era nelle finalità degli organizzatori, ha «stimolato il senso di appartenenza della popolazione locale portando alla riscoperta di un bene così prezioso e sconosciuto ai più». Numerosi i soci (insieme ad un folto gruppo di residenti) che hanno preso parte all’iniziativa e che hanno potuto godere di una giornata scandita da eventi di alto spessore culturale. Così come suggestiva è stata la celebrazione della santa messa a cura di Don Nyankungwa Emanuele Kahorha e animata dal Coro “Santa Maria Goretti” di Cerreto. Al termine, un allegro momento conviviale in piazza con i fedeli delle comunità parrocchiali intervenute. 

Redazione L'Inchiesta Quotidiano

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