La giunta comunale di Cassino ha revocato la delibera numero 162 dell'8 luglio 2020 che aveva ad oggetto la proclamazione della "Civitas Mariae". Si conclude così la dura polemica che è sembrata contrapporre la devozione all'Assunta e quella a San Benedetto. Una diatriba religiosa che ha richiamato sulla città anche l'attenzione dei media nazionali. La decisione di revoca, adottata questo pomeriggio dall'esecutivo del sindaco Salera parla nelle premesse di "effetti negativi sopravvenuti e amplificati dai mezzi di comunicazione, che hanno portato a divisione nella popolazione di Cassino".
La delibera adottata questo pomeriggio fa anche esplicito riferimento agli articoli 7 e 8 della Costituzione della Repubblica secondo cui “lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani” e che “tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge".
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