Il Comune di Cassino intende costituirsi parte civile nel processo che si aprirà con 22 rinvii a giudizio a margine dell'inchiesta sulle cooperative e l'accoglienza noto come "Welcome to Italy". Come riferito ieri sulla nostra edizione digitale, l'unico assolto è stato l'ex vicesindaco di San Giorgio a Liri Massimo Terrezza, mentre sono stati rinviati a giudizio nomi noti della politica e dell’amministrazione, dall’ex primo cittadino Scittarelli agli esponenti Secondino fino all’altro ex sindaco Della Rosa, per passare all’imprenditore Mosillo e a molti altri dirigenti e funzionari che spieghjeranno in aula le loro ragioni e si difenderanno.
Intanto la minoranza consiliare di Cassino, con Petrarcone e Fontana, aveva chiesto al sindaco Salera che il Comune si costituisca parte civile. Ma - ieri sera - in Consiglio comunale l'intervento del capogruppo Gino Ranaldi ha subito tagliato la testa al toro.
"Intervistati proprio da L'inchiesta - riferisce il consigliere Ranaldi - dicemmo all'epoca cose precise di cui quelle decise ieri sono solo la conferma: il Comune di Cassino in senso tecnico non è persona offesa dai fatti relativi al processo Welcome to Italy. Non abbiamo come ente mai ricevuto atti relativi a questa vicenda perché non eravamo e neppure siamo qualificati rispetto alle procedure connesse con gli atti amministrativi e burocratici".
"Posto però che - quando fummo intervistati da voi - non c'erano questioni di decadenza rispetto all'eventuale costituzione di parte civile ed anche l'Anci - a cui siamo associati - era costituita parte civile, attendavamo gli sviluppi dell'indagine giudiziaria per valutare. Oggi - viene al punto Ralnaldi - c'è stato il rinvio a giudizio. Quindi, fermo restando il principio del garantismo, il Comune di Cassino può prender parte al procedimento per eventuale danno all'immagine".
"Non contraddice quel che fu detto all'epoca e l'atteggiamento dell'amministrazione Salera è lo stesso di quando emersero le prime notizie sull'inchiesta. Il Comune di Cassino intende tutelare l'eventuale danno all'immagine. L'ha spiegato bene il sindaco: il nostro punto di vista parte dalla convinzione della bontà del garantismo per tutti. Ma non ci sottrarremo dal dovere di tutelare la città: azione che verrà portata avanti sempre. Anche per altri episodi che hanno portato discredito nell'immaginario pubblico rispetto a Cassino". Conclude il capogruppo di maggioranza.
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