Lui vuole sesso, lei romanticismo. Talvolta sembra che i nostri partner vengano da due pianeti diversi, lui da Marte e lei da Venere (come scrive John Gray). E’ ovvio che tra uomini e donne ci siano delle differenze, ma quanto le conosciamo? Di sicuro è attraverso la comprensione e l’accettazione delle nostre differenze che possiamo insieme raggiungere un livello di intimità ed avere una relazione piena e soddisfacente. Avere una relazione appagante è come una meritata vacanza, una romantica passeggiata nel bosco in un terso mattino di primavera o la gioia di raggiungere una vetta in montagna: ci sentiamo rigenerati nel corpo, nella mente e nello spirito, le nostre giornate si illuminano.
Quando la donna si sente amata il suo atteggiamento diventa più rilassato e diventa disponibile ad abbandonarsi al partner perché ha la certezza di essere corrisposta. L’uomo invece, quando vive l’esperienza della relazione, se si sente appagato, si libera di tutte le sue frustrazioni e si sente libero di dedicarsi al rapporto amoroso. Questo appagamento riconferma ogni volta ad entrambi il loro sentimento. E’ come un’alchimia che provoca nel cervello e nell’organismo la secrezione di sostanze chimiche che ci portano ad esperire il massimo piacere di stare nella relazione di coppia.
Le donne spesso ritengono che gli uomini vogliano solo una cosa, il sesso. La verità invece è che vogliono l’amore: vogliono l’amore tanto quanto le donne, ma devono potersi schiudere lasciandosi illuminare dal sentimento della donna. La donna, potremmo dire, ha bisogno di sentirsi soddisfatta sul piano emotivo, ma l’uomo ottiene gran parte dell’appagamento della relazione attraverso il contatto fisico. Infatti è così che l’uomo si ricongiunge ed apre il cuore alla propria partner, permettendogli di raggiungere la massima capacità di dare e di ricevere.
Da millenni il maschio si è adattato al ruolo principale di protettore e procacciatore di cibo e per adempiere a tali ruoli ha sviluppato una chiusura alla sensibilità, alle emozioni, ai sentimenti. Un tempo l’uomo non aveva modo di analizzare i propri sentimenti perché doveva concentrarsi su ciò che andava fatto. Il provare un sentimento o avere una maggiore sensibilità l’avrebbero fatto tentennare o distrarre dal compito. Per addentrarsi nella foresta o lanciarsi in battaglia era necessario mettere da parte ogni tipo di sentimento. Mantenere e proteggere la famiglia significava mettere a repentaglio la vita e sopportare i i disagi di un sole cocente o di un freddo polare.
Gradualmente l’uomo si è adattato a queste necessità desensibilizzandosi. Per poter tollerare il dolore, l’uomo ha imparato a disattivare i sentimenti e le sensazioni, pagando il caro prezzo di apparire burbero e superficiale. E riesce a sentirsi appagato solo attraverso i rapporti fisici con il partner. Le donne hanno difficoltà a capire e comprendere queste differenze perché loro, invece, hanno requisiti diversi per provare sentimenti e può succedere anche che, magari dopo giorni di silenzio oppure ignorata da giorni, la donna non si senta considerata e si veda rifiutata.
Un punto importante per avere una relazione di coppia sana è che ogni membro sia responsabile della propria felicità e che impari a comunicare efficacemente con l’altro. In ogni caso è fondamentale che l’amore verso l’altro nasca da un solido amor proprio e da una forte autostima che rafforzi l’idea che abbiamo tante cose preziose da apportare alla relazione. A questo scopo, è fondamentale fare uso dell’empatia e saper aprire canali di ascolto attivo.
Non sarà sempre facile, ma è necessario mantenere la capacità di comprensione dell’altro. Bisogna comprendere i punti di vista del proprio partner e il motivo per cui fa ciò che fa. Dobbiamo essere flessibili e tolleranti, anche se non siamo d’accordo con lui/lei. Ci troviamo sulla stessa barca e abbiamo uno scopo comune.Un rapporto di coppia sano non sarà mai basato sulla menzogna, questo è un punto fondamentale. Per questo motivo, è necessario essere entrambi sinceri sulle questioni più importanti, le vere ancore della coppia. Se c’è qualcosa che ci dà fastidio, non occorre tenerlo dentro fino ad essere saturi, altrimenti diventeremo custodi di centinaia di comportamenti che ci creano poi dispiacere.
Se ci concentriamo su ciò che succederà, sul cambiare l’altro o sui dubbi che ci spingono a chiederci se l’altro sarà un buon marito o una brava moglie, il nostro rapporto non avrà molto futuro. Una relazione sana vive nel presente, nel qui ed ora. "Amore non è guardarci l'un l'altro, ma guardare insieme nella stessa direzione” (Antoine de Saint-Exupéry)
Sarò lieta di accogliere ancora richieste su argomenti di vostro particolare interesse. Inoltre è possibile prenotare la vostra consulenza, in presenza oppure on-line al numero 347.4068962 e indirizzo di posta elettronica ilaria.quattrociocche@gmail.com
Ilaria Quattrociocche
La dott.ssa Ilaria Quattrociocche è una Psicologa Clinica, laureata presso l’Università degli Studi dell’Aquila, abilitata all'esercizio della professione (Albo A), specializzata in Trattamento Funzionale Antistress e tecniche di comunicazione efficace. Laureanda in Scienze Pedagogiche presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Psicoterapeuta in formazione presso CIPPS - Centro Internazionale di Psicologia e Psicoterapia Strategica di Salerno (SA).
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