di Roberto De Luca
Fantasioso, veloce e tecnico: è l’identikit di Marko Božić, uno dei nuovi arrivati in casa Frosinone dalla recente finestra invernale di trasferimenti. Il 23enne centrocampista austriaco ha conquistato le attenzioni dei talent scout di numerosi club europei in questa prima parte di stagione, dove si è messo in mostra nella Prva Liga con la maglia del Nogometni Klub Radomlje. Numeri eloquenti per una duttile mezzala dotata di enormi qualità: 21 presenze complessive, includendo la Pokal Slovenije, impreziosite da 4 marcature siglate e 2 assist pennellati.

Le caratteristiche -
Andro Fistonić, direttore sportivo del sodalizio sloveno, è uno dei primi ammiratori del classe ‘98. Ed in una piacevole chiacchierata concessa in esclusiva alla nostra redazione, ha speso parole di grande apprezzamento: «Si tratta di un giocatore che fa della creatività uno dei suoi principali punti di forza. E’ molto bravo nell’uno contro uno, grazie anche ad una tecnica eccezionale abbinata a doti di dribbling».

Volto rappresentativo del concettuale “centrocampista box to box”, possiede una caratteristica, in particolare, che lo rende imprevedibile: «Marko ha un gran tiro dalla distanza - ha affermato il ds - e questo gli consente di rendersi pericoloso dalla trequarti in su». Insomma, una vera spina nel fianco per gli avversari. Naturalmente, affinché possa imporsi anche in Italia, diventerà fondamentale migliorare nella fase di non possesso: «Nonostante io sia arrivato da poco tempo in dirigenza, ho avuto modo di guardare le partite disputate in precedenza e credo che il ragazzo dovrà alzare il suo livello quando la propria squadra è chiamata a difendere ed a rincorrere gli avversari».

Il bel lavoro di scouting -
Uomo mercato della compagine presieduta da Matjaž Marinšek, Fistonić ha acquisito sin da subito consapevolezza del fatto che Božić fosse seguito da diverse società. Merito delle prestazioni sciorinate in maglia gialla. Ed il Frosinone, alla fine, ha avuto la meglio su una nutrita concorrenza: «La trattativa - il racconto del ds - è stata piuttosto semplice e onesta, all’insegna di dialoghi proficui». Determinante l’opera di attenta osservazione fatta dai collaboratori dell’area tecnica canarina che fa capo al direttore, Guido Angelozzi: «La loro squadra scouting ha fatto un bel lavoro, seguendo il ragazzo in ogni minimo dettaglio senza tralasciare nulla. Noi lo ammettiamo, nel momento attuale occupiamo una posizione di bassa classifica in Prva Liga ma i club dotati di ottimi osservatori sanno perfettamente che il nostro organico è costituito da giovani calciatori con un alto potenziale tecnico. Ed il Frosinone è stato molto bravo».

NK Radomlje serbatoio di talenti -
Chiaramente, un affare del genere ha rappresentato un punto di enorme soddisfazione sotto ogni aspetto: «Per noi - ha evidenziato Fistonić - si è trattato del trasferimento più alto della nostra storia». E tanto basta per rendere limpida l’idea della portata assunta dall’operazione dal loro punto di vista. Uno spot di rilievo che permette, tra l’altro, di mettere in vetrina gioielli dal brillante futuro: «Confidiamo che anche altre squadre, italiane ed europee, possano comiciare a seguire i nostri prospetti. Con la partenza di Marko abbiamo sicuramente perso un elemento di qualità, ma eravamo pronti per sostituirlo impiegando in quel ruolo Andrej Pogačar che è un classe 2002». Inoltre, emergono altri due nomi di cui probabilmente sentiremo parlare: «Axel Prohouly che è un ’97 e Mario Čuić che è un 2001. Hanno tutti un alto potenziale».

Ha tutto per imporsi in Italia -
All’ombra del Campanile, Božić indosserà la maglia numero 77 ed è pronto a stregare il pubblico del “Benito Stirpe”: «Possiede le doti per lottare e scalare le gerarchie, a patto che gli venga data una vera possibilità. Per me - le considerazioni del dirigente del team sloveno - continuità permettendo, può arrivare presto anche in Serie A». A Radomlje «era amato da tutti, sia all’interno del gruppo squadra che dai tifosi. Pertanto, sono abbastanza certo - ha concluso Fistonić - che troverà il modo per entrare nel cuore dei sostenitori del Frosinone». Con fame e determinazione, un nuovo Leone alla corte di Fabio Grosso.
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