La Chiesa di San Francesco, recentemente restaurata e ora adibita a Museo civico della cittadina di Boville Ernica, ospiterà, fino al prossimo 15 ottobre, la suggestiva collettiva d'arte Sottotraccia. L'esposizione evoca le percezioni, gli istinti e le riflessioni di alcune tra le più note personalità locali, impegnate nel promuovere e condividere il proprio linguaggio artistico contemporaneo.
Ad essere protagoniste di questo viaggio sono le opere di Ilaria Morganti, Franco De Angelis, Marco D'Emilia, Claudio Fusaro, Pierangelo Tieri, Luca Grossi e Massimo Giorgi.
L'obiettivo dell'Amministrazione, come altresì ribadito da Martina Bocconi, Curatrice della mostra nonché Consigliere comunale con delega alla cultura, è quello di valorizzare l'esperienza sensoriale degli artisti locali e di rendere, attraverso i loro aneliti, il sito espositivo un luogo culturale intimamente connesso con l'identità della comunità. Il catalogo qui presente, accuratamente predisposto per la mostra, evidenzia come l'intero percorso espositivo tragga forza dalla riflessione maturata da ogni artista in relazione a dimensioni del quotidiano di cui vengono colti sentimenti ed emozioni; riflessione che conduce ad una consapevolezza su temi specificamente inerenti all’epoca contemporanea.
Ed è così che in Con cosa vuoi che ti paghi, tra le opere esposte di Ilaria Morganti, ci si sofferma su cosa comporti stabilire la potenza o, al contrario, la debolezza del potere, conferito nell’ambito del sistema dell’economia mondiale, di una determinata moneta. In tale spazio l’artista ha voluto porre in primo piano le caratteristiche iconografiche delle monete stesse, in modo tale da farne rilevare anche la dimensione storico-artistico assunta nella storia dei popoli generalmente trascurata a favore del solo aspetto economico-commerciale.
Nelle opere di Franco De Angelis il cuore pulsante del racconto, rappresentato da un senso di vuoto che accompagna il sentire umano nella complessità del vivere che ha inizio con la nascita e si conclude con la morte, si erge alimentato dalla retorica della dissimulazione. Nelle sue sospensioni il fruitore dialoga con sé stesso, con le sue assenze ed i suoi ricordi.
Come dimostrato dall’opera Tre soluzioni di continuità, altamente simbolica del peculiare sentiero comunicativo dell’artista Marco D’Emilia, sperimentazione e dinamismo costituiscono gli elementi fondanti della sua visione, contraddistinta da un uso sempre più consistente e sapiente di materiali atti a conferire effettività al principio materico e alle sue incalzanti vibrazioni.
È, poi, il mondo degli affetti e dell’io più intimo ad entrare a pieno titolo nell’orizzonte rappresentativo dell’artista Claudio Fusaro. In esso la memoria ed il ricordo costruiscono uno spazio per il tramite del quale indagare sulle proprie origini e sulla propria identità. La natura diviene, dunque, lo strumento attraverso il quale condurre siffatta riflessione e dal cui sostrato attingere per approdare ad un universo metaforico.
Attraverso il volto della xilografia l’artista Pierangelo Tieri pone l’accento sulla trasfigurazione della città, del contesto urbano e paesaggistico. Al centro di siffatta interazione si staglia la riflessione concernente l’individuo nel suo relazionarsi con le ampie ramificazioni tipiche di un vasto tessuto metropolitano. L’illustrazione di questo dialogo, di questa metamorfosi, si traduce nella realizzazione di opere estremamente energiche e di grande impatto emotivo.
Un viaggio a ritroso per evolversi in armonia con ciò che si è stati. Un naufragio nelle memorie affettive del passato e nella loro archeologia emotiva. Tale è il messaggio sottostante le opere dell’artista Luca Grossi, nelle quali si riverbera un approccio multiforme dettato dal ricorso a diverse
tecniche artistiche. In virtù di quest’esigenza espressiva, il ricordo rappresenta il tema ricorrente di siffatta produzione artistica in esibizione. La chiave della sua interpretazione è rappresentata dal fatto che esso costituisce un ponte, la struttura sulla quale si estrinseca il passato ed il presente dell’individuo.
Il colore rappresenta la cifra caratteristica dell’intera produzione dell’artista Massimo Giorgi. Nell’astrattismo delle sue opere, nell’incalzante incedere delle scelte cromatiche, i ritratti dei personaggi che popolano il suo immaginifico vengono illustrati attraverso la scelta di porne in evidenza le peculiarità individuali. Ma l’artista rende tale individualità il punto dal quale partire affinché si possa apprezzare il contributo da essa apportato alla comprensione della dimensione corale dell’intera realizzazione, ed è qui che soggiace la sua forza.
Il presente itinerario culturale potrà essere visitato sino al 15 ottobre dal martedì al venerdì dalle 16:00 alle 20:00 tramite prenotazione al numero 3286696429. Il sabato e la domenica sono presenti in sito gli Artisti. Mentre per il sabato resta in vigore l’orario infrasettimanale, per la domenica il Museo civico, oltreché dalle 16:00 alle 20:00, è aperto anche dalle ore 10:00 alle 13:00.
Fabiana Di Fazio
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