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Lavoratrici dell'industria del tonno Callipo

Noi simm 'ro sud d'Italia ed emigriamo ancora

Il Rapporto SVIMEZ 2022 pubblicato pochi giorni fa mette in evidenza un divario territoriale tra Sud ed il resto d’Italia ormai definito “insopportabile” nello stesso Rapporto.

Da un lato vanno riequilibrate le condizioni di accesso ai diritti di cittadinanza, investendo sulle infrastrutture sociali e innalzando la qualità dei servizi pubblici; dall’altro, va ricomposta la divaricazione quali-quantitativa tra sistemi produttivi regionali, valorizzando il contributo alla crescita del Mezzogiorno. Su entrambi i fronti, il PNRR sta mostrando non poche difficoltà a rispondere alle finalità di riequilibrio territoriale.

Completata la fase di allocazione delle risorse e di selezione dei progetti, la capacità di realizzazione richiesta dal PNRR peserà sugli Enti decentrati, soprattutto i Comuni del Mezzogiorno, depauperati di risorse umane e finanziarie, con dipendenti sempre più anziani a causa dei reiterati blocchi del turn over, e deresponsabilizzati dalla crescente tendenza a esternalizzare alle assistenze tecniche funzioni essenziali delle politiche pubbliche.

Emerge complessivamente un quadro caratterizzato da nuova povertà energetica, lavoro di bassa qualità e una scuola diseguale.

Permane, tuttavia, l’esigenza di un migliore coordinamento e sinergia tra la politica di coesione, comunitaria e nazionale, e il PNRR e la necessità che siano messe a sistema in una visione organica e unitaria le reciproche azioni.

Nonostante gli obiettivi chiari, ci troviamo ancora in un quadro di politica industriale complessivamente poco incisivo e alquanto frammentato nel quale manca una strategia che guidi il nostro Paese verso l’individuazione di obiettivi e aree tecnologiche e produttive prioritarie.

In estrema sintesi: i soldi ci sono, ma il rischio che finiscano in un grande pantano è elevatissimo. Insomma, stiamo perdendo un’occasione unica per rendere il Sud Italia davvero competitivo e portarlo al pari delle economie sviluppate.

Il guanto di sfida è stato lanciato al nuovo Governo in carica, ma siccome di nuovo pare ci sia ben poco, la sfida forse è persa in partenza.

Anna Maria Tedeschi

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