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CIU, in delegazione a Trieste Laura Aramini e Stefano Cione

Si è svolto, nella città di Trieste, il convegno promosso ed organizzato dalla Ciu Unionquadri dal titolo “Quadri ed elevate professionalità nel Pubblico impiego e nella contrattazione delle funzioni centrali e degli Enti locali dopo il DL 80/2021.

Alla convention organizzata dalla segreteria regionale Ciu-Unionquadri Friuli Venezia Giulia, nella persona del suo segretario Dott. Fulvio Carli, ha preso parte la Dott.ssa Gabriella Ancora, Presidente Ciu-Unionquadri, il Prof. Nicola De Marinis, Consigliere della Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, Il Dott. Fulvio Carli, Segretario Regionale, il Dott. Liano Capicotto, Docente Link Campus, l’Avv.Fabio Petracci, Vicepresidente Ciu-Unionquadri  .

La trattazione del convegno ha avuto ad oggetto, la materia dell’inquadramento nell’ambito del pubblico impiego , laddove con il decreto legge 9.6.2021 n.80 si è cercato di rivalutare le professionalità medio alte troppo spesso schiacciate tra il ruolo preminente della dirigenza e quello generale delle altre categorie non dirigenziali. Si è voluto inoltre valorizzare in funzione della professionalità acquisita  , la dinamica di progressione tra le diverse aree.

Si è ampiamente dibattuto circa un sommario esame della normativa e quindi della sua trasposizione nel contratto collettivo di comparto delle funzioni centrali per poi esaminare le prime indicazioni operative fornite dall’ARAN e ricavate dal bollettino periodico emesso dall’agenzia.

Dal suo canto l’Avv.Aramini, quale responsabile del Dipartimento Giovani Quadri e Professionsiti Junior, ha sostenuto che – “L’attuale contrattazione, invece, non favorisce l’occupazione ed emargina i giovani (il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto nel 2012 picchi superiori al 30%).
Ai giovani con elevate conoscenze professionali deve essere dedicata priorità assoluta. I problemi sono più che noti: imbarazzante divario occupazionale tra nord e sud del Paese, gap irrisolto tra momento formativo e primo ingresso nel mercato del lavoro, retribuzioni inferiori alla media europea, etc…”
La CIU – sostiene l’Ing. Cione,- “da tempo sostiene che ai giovani deve garantirsi, soprattutto nei primi anni di esperienza lavorativa in primo luogo la formazione continua multidisciplinare, multisettoriale ed internazionale, specifica per coloro che sono all’inizio della carriera quale strumento per alimentare quella duttilità e quel pragmatismo, necessari per difendersi nella accelerata mutevolezza del mercato del lavoro nonché dall’invecchiamento delle conoscenze.”

La strategia CIU per i giovani quadri e professionisti junior si inserisce in un più ampio progetto dell’organizzazione che è la contrattazione differenziata per fasce d’età. La tutela dei diritti e dello sviluppo occupazionale o di carriere oggi non può essere difesa con clausole “eguali per tutti” ma deve tener conto anche delle fasce di età oltre, ovviamente, delle competenze.
Una contrattazione, quindi,  che andrà ad incidere sulle specificità delle problematiche relative a tre momenti fondamentali del complessivo percorso professionale, al fine di soddisfare interessi e “bisogni professionali” legati alle seguenti aree anagrafiche: giovani quadri e professionisti junior (30-40 anni), quadri e professionisti in carriera (40-50 anni), quadri e professionisti senior (over 50 anni).
Bruno Gatta 

Redazione L'Inchiesta Quotidiano

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